Grappa di Barolo

TIPOLOGIA: Alcolico nella tipologia di distillato di vinaccia.

DENOMINAZIONE: Essa non presenta una denominazione, ma va prodotta utilizzando le vinacce di nebbioli per la produzione di vino Barolo a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G.).

VITIGNO: 100% Nebbiolo.

ZONA DI PRODUZIONE: Comune di Castiglione Falletto (Provincia di Cuneo, Piemonte).

STORIA: È bene premettere che la grappa è un’acquavite ricavata dalla distillazione delle vinacce del grappolo d’uva, quindi non un distillato del vino. Questa distinzione è fondamentale a livello storico, in quanto le acquaviti ricavate da vino, birra, sidro o altri liquori fermentati perdono la loro origine nella notte dei tempi: scavi archeologici hanno rinvenuto trattati egiziani e persiani che ne parlano, a prova della diffusione in tutti i continenti di questo distillato. Al contrario, la grappa nasce in Italia in tempi relativamente recenti e ha come zone tipiche di produzione le vallate alpine del Piemonte, della Valle d’Aosta, della Lombardia, del Trentino Alto Adige, del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. Qui i montanari, con strumenti rudimentali e di fortuna, producevano pochi litri a famiglia di questo preziosissimo e fortissimo distillato, che li aiutava a superare i rigidi inverni delle Alpi italiane ma anche a curare diverse patologie: sia la tradizione contadina che la prestigiosa e antichissima Scuola Salernitana di Medicina attribuivano a tutte le acquaviti in generale proprietà medicinali. Il nome grappa deriva dal termine “graspo” che sta ad indicare lo scarto di lavorazione ottenuto dalla torchiatura, costituito dalla parte legnosa del grappolo unita alle bucce.

METODO DI LAVORAZIONE: Il segreto per ottenere un’ottima grappa sta nella materia prima: le vinacce devono essere fresche e provenire da uve sane e mature. Una volta individuate le vinacce migliori si procede alla loro fermentazione, che si ottiene riscaldandole in appositi apparecchi chiamati alambicchi (dall’arabo al-anbiq) costruiti in rame: essendo un ottimo conduttore di calore, questo è il metallo che dà i risultati migliori. Il riscaldamento può avvenire a fuoco diretto, a vapore o a bagnomaria; la nostra azienda utilizza il vapore perché fra i tre è il metodo che permette di ottenere un distillato di maggiore qualità e purezza, e soprattutto privo di difetti organolettici e di sostanze nocive alla salute, quali oli empireumatici, ma anche odore e sapore di bruciato. Il prodotto, una volta riscaldato, inizia a rilasciare l’alcol etilico in esso contenuto sotto forma di vapore, che viene incanalato in una speciale colonna contenente le cosiddette lenti o sfere di deflemmazione. Più il vapore sale, più aumenta la concentrazione di alcol etilico e allo stesso tempo diminuisce la presenza di sostanze nocive per l’organismo (le cosiddette “flemme” o impurità). Questi vapori alcolici passano infine in una serpentina immersa in acqua fredda dove avviene la condensazione, col conseguente ritorno allo stato liquido. La grappa così ottenuta presenta però un alto tasso alcolico (65% – 75% vol.) e quindi è necessario abbassarlo attraverso l’aggiunta di acqua distillata, che lo porta intorno ai 40°, più adatti al consumo e al mercato. Essendo una produzione a livello artigianale i nostri apparecchi di distillazione sono discontinui, ovvero si ha una fase di carico dell’alambicco ed una successiva di scarico delle vinacce esauste, e poi il processo si ripete; mentre nel metodo continuo, appannaggio dei distillatori di tipo industriale, si ha un’alimentazione continua delle vinacce con uno scarico della componente esaurita nella parte inferiore dell’apparato di distillazione. Sicuramente il metodo discontinuo a vapore rappresenta il passato, il presente e senz’altro il futuro delle grappe di qualità. Comunque vengano lavorate, le vinacce hanno una resa alcolica molto bassa, in quanto ne servono dai 10 ai 20 kg per produrre un litro di grappa.

AFFINAMENTO: L’aspetto incolore indica che questo distillato non subisce alcun processo di affinamento, mentre una Grappa di Barolo che presenti un colore giallo paglierino indica che è stata sottoposta a un processo d’invecchiamento in piccoli fusti di rovere, e più il colore tenderà all’ambra, maggiore sarà stato il tempo in cui il distillato è restato a contatto con il legno.

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE: Presenta un colore bianco cristallino quasi trasparente e privo di sostanze in sospensione, dovuto al filtraggio e alla refrigerazione subiti dal prodotto. Il profumo risulta pronunciato, ricco ed ampio. Il gusto in bocca non lascia mai la sensazione bruciante dell’alcol, è anzi morbido al palato, caldo, forte, asciutto e di carattere.

VITA MEDIA DEL DISTILLATO: Essendo un distillato non presenta significativi problemi di conservazione. Eterno.

ABBINAMENTI GASTRONOMICI: Venuti meno ormai i fini terapeutici, oggi come allora la Grappa di Barolo può essere servita come ottimo digestivo.

TEMPERATURA DI SERVIZIO: Essendo una grappa giovane può essere servita anche molto fredda, o a una temperatura compresa fra i 9°C e i 13°C. Quella invecchiata, invece, andrebbe preferibilmente gustata a temperatura intorno ai 17°C.

GRADAZIONE ALCOLICA: 40% vol.

CONTENUTO: Bottiglia da 70 cl.